Aprile 2021
Cosa è – Il Concept
Un cane randagio non può sopravvivere in una Città Moderna, colma di pericoli e insidie, così come un cane abbandonato non può recuperare la fiducia negli esseri Umani prima di aver recuperato una dignità.
Alla stessa stregua degli Uomini, che amano riunirsi, formare una famiglia, socializzare e integrarsi in un Mondo a propria misura, perché un Cane non dovrebbe desiderare le stesse e pari condizioni? In fondo, è il nostro migliore Amico.
Umanità e non Umanizzazione: oggi e forse ancor più degli anni passati, una carezza ha assunto un “peso specifico” maggiore, perché venendoci a mancare e venuta appositamente a ricordarci che l’umanità non è solo l’insieme degli esseri umani, ma anche la condizione di quell’essere vivente capace di sentimenti compassionevoli, rivolti al prossimo, oltre che a sé stesso. E avvicinarsi ad un Cane con la pretesa di
adeguarlo alle proprie necessità, di umanizzarlo a immagine e somiglianza non è azione degna di essere accomunata alle Popolazioni Umane residenti in questo Pianeta.
Umanità < versus > Antropocentrismo: una > Umanità a dispetto di un < minor Antropocentrismo, significa una maggiore consapevolezza, la presa di coscienza che questi esseri speciali hanno sì bisogno delle qualità e abilità che la nostra Specie ha saputo sviluppare e nelle quali si è saputa evolvere, ma non possono costantemente orbitare in totale sottomissione alle regole di una Società che non è capace di
includerli nel rispetto della loro Specie.
Le regole valgono per tutti: esiste davvero una legge capace di tutelare il Benessere e il Buon Vivere degli Animali in generale e nel caso specifico dei nostri fedeli amici a 4 zampe? Molti passi nella legislatura sono stati percorsi, ma ci attende ancora un lungo cammino, prima di poter raggiungere uno Standard di norme fattivamente applicabili, cioè quell’insieme di disposizioni che se applicate e soprattutto rispettate nella prassi e consuetudini quotidiane possono trasformarsi in norme di Buona Condotta, valide per ogni essere Vivente.
FormAzione & FormaMentis: per raggiungere seppur gradatamente questi auspicabili traguardi, e poter trasmettere alle nuove e future generazioni Umane il naturale assorbimento di questi fondamentali concetti, è più che mai prioritario OGGI “imparare a conoscere”, documentarsi, formarsi e andare ad integrare ciò che “manca” nella nostra attuale conoscenza riguardo al Con-Vivere, con i nostri amati Pets.
Past-and-New Generations: per attraversare il Ponte che può condurci dall’esperienza alla nascita di una nuova Prospettiva, un naturale passaggio dal Prima a un Dopo, occorre ricreare e fortificare quello stretto legame tra i nostri Bambini e i Saggi che hanno saputo in tutti questi anni lottare a protezione del Benessere Animale sul Pianeta. Lo stesso legame che consentirà alle nuove generazioni di avvalersi dell’aiuto e del supporto dei più anziani del Branco può tradursi in un proficuo e utile sodalizio: l’emergere delle fragilità (in fondo simili, tra Umani e Animali) come l’esperienza nell’Evoluzione, conduce al superamento e alla sopravvivenza di tutte le Specie.
Guard Me® Proteggimi
- Cosa si può fare – La ProteAzione: l’atto del Proteggere precede l’azione pratica della cura. Un Luogo Sicuro: Una Casa, un Rifugio, un luogo sicuro e funzionale, che per quanto temporaneo o necessariamente più stanziale possa accogliere e proteggere i Cani della nostra Città, fornire loro la giusta cura e aiutarli a trovare una nuova Famiglia.
- I Guardiani e i loro Giardini: per attuare azioni a fronte dei buoni propositi (obiettivi e mission del Progetto), è necessario “concepire” prima di tutto uno SPAZIO (in- and outdoor, interno/al chiuso ed esterno/all’aperto) atto a contenere un gruppo di Cani, consentire loro una pacifica e sana convivenza, un ambiente funzionale al loro Benessere e alla loro Salute. Così come il “rifugio” non è solo una Casa-Ostello, ma anche un’area “viva”, in perfetta sintonia con la Natura e i suoi cicli, gli Operatori non sono semplici Guardiani. Sono soprattutto Protettori e Tutori, incaricati in primis di garantirne la Cura e la Tutela, per tutto il periodo della loro permanenza.
La “detenzione” : lo svolgimento delle Operazioni dei Guardians, nel rispetto delle esigenze primarie (dormire, alimentarsi, essere pulito e curato, anche in caso di malattia), in aggiunta ad attività fisica e di movimento (sgambamento, gioco e socializzazione), la terapia e la rieducazione riabilitativa (sia fisica che psico-emozionale, nei casi di danni e traumi), la presentazione e preparazione per un successivo affido e adozione, sono solo alcuni dei compiti che i Professionisti GuardMe svolgono all’interno dei loro “giardini”.
Nuove attività e nuove figure professionali: la formazione di competenze specifiche, interattive e trasversali, che siano quindi non solo alla portata dei tecnici di settore (Medici Veterinari, Educatori Cinofili, IAA/Pet-Therapist, ……), ma anche e soprattutto a disposizione del singolo cittadino e per tutti quegli studenti che desidereranno specializzarsi in nuove discipline – costituiscono – la reale innovazione del progetto, poiché lasciano facilmente intuirne le potenziali applicazioni. <br> Una formazione professionale innovativa consentirà l’apertura di nuove aree di attività già relazionate al settore, la creazione di nuovi posti di lavoro, l’aumento dei servizi offerti, resi sempre più necessari e rispondenti ad esigenze del tutto nuove, frutto di un contesto Ambientale e Sociale in continuo mutamento.
Vantaggi concreti; un ravvicinato punto di incontro tra il benessere dell’Uomo e il benessere Animale, un dialogo più rispettoso tra Uomo e Natura, un avanzamento nella tutela e prosperità del nostro Pianeta. Oltre gli ideali e i valori etici, le ProteAzioni.